gli indici
Per essere davvero buono, un alimento deve tutelare il pianeta ed è necessario che la sua produzione e il suo consumo siano responsabili e che il suo impatto, qualunque esso sia, venga dichiarato. È questo che lo rende completo, affidabile e dal gusto unico. Primo tra tutti gli indicatori, l’ambiente dice tanto di quello che è un prodotto ed è il primo grande pilastro sui cui si regge un’alimentazione davvero consapevole.
L’alimento migliore è quello prodotto in condizioni di lavoro eque e dignitose, in cui la tutela dei lavoratori è alla base della qualità. La sostenibilità economica, sociale e finanziaria di ogni prodotto permette di creare un circolo virtuoso che alimenta un ciclo produttivo trasparente e di consumo responsabile, anche e soprattutto nei confronti dei lavoratori. Sapere in modo trasparente chi produce il nostro cibo ci permette anche di riconnetterci con il territorio e con la nostra alimentazione, che da attività passiva diventa attiva ed educativa.
La “qualità nutrizionale del prodotto” è fondamentale e garantirla è centrale, per permettere ai consumatori di nutrirsi nel miglior modo possibile. Ma non solo. Quando si parla di nutrizione è importante ricordare anche il grande potere dell’educazione alimentare: un consumatore educato, infatti, è un consumatore più consapevole, in grado di valorizzare la propria alimentazione, elaborando e interpretando le caratteristiche nutrizionali di ogni prodotto.
Parlare di filiera significa trattare di responsabilità sociale delle aziende: un prodotto per definizione “buono” deve fornire una panoramica completa degli impatti sociali, delle opportunità e delle sfide nella produzione alimentare. È importante che il percorso di ogni prodotto, dalla nascita alla vendita, sia responsabile e che la filiera resti sempre trasparente e, soprattutto, tracciabile.